Tettoie, pensiline, pergotende, pergolati, gazebo, verande

Nell’ambito del proprio Comune, è importante comprendere se l’intervento che si vuole realizzare ricada nelle attività di ‘Edilizia libera’, per cui basta una semplice Comunicazione inizio lavori (CIL) o Comunicazione asseverata da un tecnico abilitato (CILA), o necessiti di un titolo abilitativo, come Segnalazione certificata inizio attività (SCIA), Dichiarazione inizio Attività (DIA)  o Permesso di costruire (PdC).

In linea generale  i manufatti amovibili e di modeste dimensioni possono essere installati anche con una comunicazione di inizio lavori, mentre le strutture fisse, o che implicano un aumento della volumetria, necessitano di un titolo abilitativo.

Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 306 del 25 gennaio 2017 riforma la sentenza del TAR Salerno n. 2543 del 4 dicembre 2015 riguardo la demolizione di opere edilizie ritenute abusive e al ripristino dello stato dei luoghi.

Nella sentenza si definiscono le varie fattispecie di pergolati, tettoie e gazebi

Pergolato

Costituisce una struttura realizzata al fine di adornare e ombreggiare giardini o terrazze e consiste, quindi, in un’impalcatura, generalmente di sostegno di piante rampicanti, costituita da due (o più) file di montanti verticali riuniti superiormente da elementi orizzontali posti ad una altezza tale da consentire il passaggio delle persone. Il pergolato, per sua natura, è quindi una struttura aperta su almeno tre lati e nella parte superiore e normalmente non necessita di titoli abilitativi edilizi. Quando il pergolato viene coperto, nella parte superiore (anche per una sola porzione) con una struttura non facilmente amovibile (realizzata con qualsiasi materiale), è assoggettata tuttavia alle regole dettate per la realizzazione delle tettoie.

Gazebo

Nella sua configurazione tipica, è una struttura leggera, non aderente ad altro immobile, coperta nella parte superiore ed aperta ai lati, realizzata con una struttura portante in ferro battuto, in alluminio o in legno strutturale, talvolta chiuso ai lati da tende facilmente rimuovibili. Spesso il gazebo è utilizzato per l’allestimento di eventi all’aperto, anche sul suolo pubblico, e in questi casi è considerata una struttura temporanea. In altri casi il gazebo è realizzato in modo permanente per la migliore fruibilità di spazi aperti come giardini o ampi terrazzi.

Veranda

Realizzabile su balconi, terrazzi, attici o giardini, è caratterizzata quindi da ampie superfici vetrate che all’occorrenza si aprono tramite finestre scorrevoli o a libro. Per questo la veranda, dal punto di vista edilizio, determina un aumento della volumetria dell’edificio e una modifica della sua sagoma e necessita quindi del permesso di costruire. A tale proposito deve essere ricordato che nell’Intesa sottoscritta il 20 ottobre 2016 , ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e i Comuni, concernente l’adozione del regolamento edilizio-tipo di cui all’articolo 4, comma 1-sexies del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, la veranda è stata definita (nell’Allegato A) “Locale o spazio coperto avente le caratteristiche di loggiato, balcone, terrazza o portico, chiuso sui lati da superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili”.

Pergotenda

E’ qualificabile come mero arredo esterno quando è di modeste dimensioni, non modifica la destinazione d’uso degli spazi esterni ed è facilmente ed immediatamente rimovibile, con la conseguenza che la sua installazione si va ad inscrivere all’interno della categoria delle attività di edilizia libera e non necessita quindi di alcun permesso (Consiglio di Stato, Sezione VI, n. 1777 dell’11 aprile 2014).

Tettoia

Una tettoia è una struttura intelaiata poggiante su pilastri, coperta con struttura rigida e aperta su due o più lati ed eventualmente ancorata ai muri dell’appartamento. Le tettoie, aumentano lo spazio vivibile all’esterno della casa e possono essere realizzate in vari materiali come vetro, legno e metallo.

Pensilina

E’ una struttura in aggetto ancorata alla facciata dell’edificio e serve a proteggere finestre e porte-finestre dagli agenti atmosferici. Per definizione la pensilina non può poggiare su pilastri (altrimenti diventerebbe una tettoia con conseguente iter autorizzativo).
Siccome si ha una variazione del prospetto dell’edificio è importante considerare i limiti dimensionali imposti dal Comune per la necessità di una autorizzazione.

E’ necessario Individuare precisamente la categoria in cui è inquadrata l’opera che si vuole realizzare, per determinare il titolo abilitativo richiesto: questo però varia da Comune a Comune, non essendoci una normativa chiara e unitaria a livello nazionale. E’ buona norma quindo consultare il Regolamento Edilizio del proprio Comune e richiedere la consulenza di un tecnico.